Chadwick Stokes

Chadwick Stokes non è il classico artista. Chadwick Stokes suona in due band decisamente famose in USA (Dispach e The State Radio), band in grado di suonare a New York al Madison Square Garden per tre serate sold out consecutive.“The Horse Comanche” è il suo nuovo e terzo disco solista uscito in Europa il 23 febbraio 2015 per Nettwerk Music Group / Self. Il disco è stato co-prodotto da Sam Bean (ovvero Iron & Wine) e Brian Deck (già al lavoro con Modest Mouse, Gomez, Iron&Wine;) ma la storia dello stesso non è la classica storia della registrazione di un disco.“The Horse Comanche” comincia a prendere forma nel 2013, tra inverno e primavera. Una volta creato lo scheletro delle canzoni Chad, a Maggio, ha chiamato l’etichetta (la Nettwerk, che pubblica il disco in tutto il mondo) con una idea tanto bizzarra quanto interessante, soprattutto per un artista che, come detto riempie le grandi arene americane con la sua musica.La richiesta di Chad era quella di finire di scrivere il disco in giro per l’Europa e gli Stati Uniti, per testare le canzoni davanti ad un audience. Ma senza un concerto vero e proprio, ma la sua idea è di chiedere ai fans di creare una serata a casa loro dove ospitare 30/50 persone che potessero assistere al live di Chadwick Stokes.E così è stato, con Chad che viaggia tra treni, furgoni, aerei tra due continenti incontrando i suoi fans a casa loro e suonando e testando le nuove canzoni che poi sono finite il questa splendida collezione pop-rock che è “The Horse Comanche”. E’ un piccolo gioiello composto di 10 canzoni che dipingono un artista curioso, divertente, attento alle sfide, aperto al mondo, solare e che ama il suo pubblico ed ama intrattenerlo. In questo disco si trova di tutto, innanzitutto una incredibile attitudine pop, poi c’è il folk, la chitarra acustica, i ritmi uptempo, un ricordo di reggae, un poco di punk, un po’ di indie, un poco di patchanka, echi di influenze black & hip hop ed un songwriting cristallino ed illuminato.Il mondo di Chadwick Stokes è quello personaggi come jack Johnson, Michael Franti, Xavier Rudd, Eddie Vedder di Into The Wild come anche i nuovi cantautori folk alla Radical Face e per restare in Italia, questo disco potrebbe tranquillamente conquistare i fan di Jovanotti.

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