Good Riddance

Good Riddance

Per tutti i fedeli del genere punk/hardcore i Good Riddance sono una vera e propria istituzione: nati nei primi anni ’90 a Santa Cruz in California, la band cresce in quel fermento culturale che solo la west coast americana ha saputo forgiare: band come Black Flag, The Adolescents, TSOL e Bad Religion. I primi anni sono passati attraverso diversi cambi di formazione, suonando live e registrando demo che hanno permesso ai quattro giovani di plasmare il proprio sound. I primi tour e il primo 7″ – “Gidget” – rilasciato sotto Little Deputy Records nel 1993, hanno portato la band ad un successo diffusosi a macchia d’olio e a recensioni estremamente positive pressoché ovunque. Nel 1994 catturano l’interesse della Fat Wreck Chords che ha pubblicato il secondo 7″ – “Decoy” – nello stesso anno, mentre entrano in studio con Ryan Green per registrare il primo full lenght “For God And Country” rilasciato poi nei primi mesi del 1995.Nel decennio successivo i Good Riddance hanno continuato a rilasciare album ed EP come in un vortice creativo, mentre attraversavano in lungo e in largo l’intero globo. Hanno così potuto sviluppare una fan base fedele e appassionata, grazie anche al messaggio politicamente impegnato che la band porta da sempre avanti. Con un impegno sociale unico, la band ha da sempre donato una parte dei propri ricavi a varie organizzazioni no-profit e ha sempre fatto il possibile per aumentare la consapevolezza circa le cause collettive che più le stanno a cuore.Il 2007 segna la data dell’ultimo show, a seguito del quale i Good Riddance hanno sempre declinato le numerose offerte ricevute per tornare a suonare. Ma la nostalgia verso quel mondo fatto di sudore, affetto e palco non poteva non avere la meglio sulla storica band, ed è così che nel 2012 Russ e gli altri decidono di tornare insieme per un paio di live ancora. Per fortuna il numero di spettacoli non si è esaurito a due, ed in questo momento la band, nonostante non abbia piani immediati per nuove uscite discografiche, non vede l’ora di tornare on stage e celebrare il proprio ritorno, suonando i brani che li hanno resi celebri in tutto il mondo, insieme al proprio pubblico e ai fedeli fan, che li hanno tanto attesi.

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