Joey Cape’s Bad Loud

E’ il 2011 quando le voci di un nuovo progetto musicale, capitanato da Joey Cape si fanno insistenti. Pare infatti che il cantante californiano fosse alla ricerca di una band con cui registrare nuovamente, in una rivisitata veste elettronica, i brani registrati per il progetto solista.E infatti, nell’aprile dello stesso anno, trapela il nome di questo nuovo gruppo: Joey Cape’s Bad Loud, con il quale avrebbe già preparato un full lenght composto dalle canzoni pubblicate negli album “Doesn’t Play Well With Others” e “Bridge”. Per questa nuova esperienza, Joey, voce e chitarra, è accompagnato da Carl Raether al basso e Asher Simon alla batteria. Il nome trae ispirazione dal soprannome che la figlia gli avrebbe dato il giorno del suo terzo compleanno: Pirate Bad Loud. Le intenzioni sono ben precise: allontanarsi dalle influenze stilistiche di Lagwagon, Bad Astronaut e Me First And The Gimme Gimmes, di cui fa parte da sempre, e avvicinarsi maggiormente ai suoni indie rock alternativi, già sperimentati con il progetto solista che lo ha visto protagonista di successi e tour in tutto il mondo negli scorsi anni. Ed è così che nel giugno dello stesso anno esce Joey Cape’s Bad Loud, disco self titled registrato in Colorado e prodotto da Bill Stevenson, Jason Livermore e Andrew Berlin, con il quale aveva già collaborato con i Lagwagon. La pubblicazione online del disco sposa l’iniziativa “name-your-price” che prevede la vendita ad un prezzo variabile, stabilito dal pubblico stesso.

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