I membri dei Madball sono icone dell’underground e vengono dalla strada. Dal momento della loro formazione nel 1988, i Madball sono i responsabili di alcune tra le migliori uscite del genere: dall’ EP “Ball of Destruction” (1989) fino agli album di riferimento “Set it Off” (1994), “Demonstrating my Style” (1996), “Look My Way” (1998), “Hold it Down” (2000) e “Legacy” (2005). La band ha completato la propria evoluzione musicale e lirica con la pubblicazione di “Infiltrate the System”, composto da 13 brani che combinano elementi del loro stimato passato con nuova profondità e un approccio quasi-concettuale riguardo alle nuove storie sulle strade, e sul mondo. Dopo aver incontrato diversi tipi di fan sulla loro strada, in luoghi così diversi come l’America Latina, l’Europa ed il Giappone, i Madball hanno scelto di riconoscere l’impatto della comunità hardcore che li ha sostenuti in posti grandi e piccoli attraverso il titolo del loro nuovo album. Soldati, medici, avvocati, produttori televisivi, amministratori delegati, ragazzi in giacca e cravatta e gente che fa lavori di ogni tipo: questo è il pubblico dei Madball. Una miriade di fan cresciuti con il brutale hardcore newyorkese della leggendaria band e che hanno assimilato il loro stile di vita. Per comprendere bene la crescita che la band ha maturato nel corso della propria quasi trentennale carriera, bisogna ascoltare i suoi brani dall’inizio alla fine: prima per sentirne la potenza, per carpirne le sue storie tra le liriche e poi per coglierne le sfumature che si sono infiltrate nel sound della band. “Come sempre, raccontiamo una storia, dando un opinione, raccontando dei fatti, ma questa volta con ogni canzone passiamo sempre ad un altro livello” spiega Freddy. “Cerchiamo di unire il concettuale al ritorno sulle strade, come in uno sfogo. Bisogna ascoltare le nostre canzoni per intero per capire quello che sta succedendo”.