Nashville Pussy

I Nashville Pussy vengono da Atlanta. In origine, la band era composta dalla coppia sposata Blaine Cartwright e Ruyter Suys, nati dalle ceneri dei Nine Pound Hammer nel 1997. Da allora hanno all’attivo oltre 1.000 concerti in quaranta paesi diversi, hanno ottenuto una nomination ai Grammy e sono stati in tour con Motorhead, ZZ Top, Lynyrd Skynyrd, Slayer e una miriade di altri eroi che sono diventati istantaneamente loro fan. Ruyter è stata anche eletta come una delle migliori interpreti femminili del rock. I Nashville Pussy hanno visto susseguirsi diverse etichette e bassisti, hanno avuto molte fasi e tendenze e sono sempre risorti! Attualmente la line-up è composta da Blaine Cartwright alla voce solista e alla chitarra ritmica. Il songwriting è il suo tratto distintivo, in particolare i testi folli hanno costruito la sua reputazione  di ‘The Man In Black of Rock ‘N’ Roll’Ruyter Suys è la chitarrista e la stella brillante della band. Lei sarebbe sicuramente la prima persona che gli AC/DC avrebbe chiamato a suonare se Angus si fosse rotto una gamba. Le sue buffonate palco sono leggendarie e il suo tocco è indimenticabile.Alla batteria c’è Jeremy ‘Remo’ Thompson soprannominato dal gruppo ‘metronomo umano texano’. Ha suonato in ognuno dei cd più classici della band e il suo contributo creativo è un ingrediente essenziale per la formula finale. Bonnie Buitrago è l’incredibile bassista. La sua musicalità di prim’ordine e l’energia sul palco hanno acceso un nuovo fuoco, costringendo la band ad essere una macchina del rock ancora più perfetta. Per chi non conoscesse bene i Nashville Pussy un buon punto di partenza potrebbe essere ascoltare la compilation ‘Ten Years Of Pussy’: ventidue pezzi di cui sedici selezionati tra i migliori brani in studio degli ultimi dieci anni della band e i restanti dal vivo. Tra questi anche l’ultima versione di ‘Nutbush City Limits’ con lo special guest Ron Heathman, chitarrista dei Supersuckers. Questa raccolta potrebbe essere definita come ‘The ultimate rock ‘n’ roll party cd’ perché fa ballare, saltare e percepire il rock nelle vene!

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