Il garage rock che viene dal freddo. Arrivano dalla Svezia, sono un quartetto e quando riescono a farsi notare al di là dell’Atlantico convincono Rolling Stone a definirli “gli esteti del garage rock”: sono i Caesars, diventati famosissimi grazie all’iPod. Che c’entra l’iPod? C’entra, perché la band diventa celebre nel mondo grazie all’inserimento del singolo “Jerk It Out” nello spot del device di Apple. A quel punto, però, siamo già oltre il quarto album ufficiale. Un passo indietro: comincia tutto nel 1995, grazie a due ragazzi che si conoscono fin da quando andavano all’asilo. Si chiamano Cesar Vidal e Jocke Åhlund: il primo canta, il secondo suona la chitarra. Li affiancano Il bassista David Lindqvist e il batterista Jens Örjeheim, presto sostituito in via definitiva da Nino Keller. Quando si tratta di scegliere il nome decidono per Caesar’s Palace, come il casinò di Las Vegas. E infatti è proprio questo a convincerli per un cambio di nome all’epoca dello sbarco negli States (sapete com’è: quando usi un nome che già esiste rischi guai legali mica da ridere). Sia come sia, all’inizio i Caesar’s Palace mica lo sanno che sbarcheranno negli Usa: l’unica cosa che importa è trovarsi, suonare insieme e cominciare a registrare qualche demo. È grazie a uno di questi se finiscono nelle grazie di Dolores Records, che nel 1995 pubblica “Shake It”, l’EP di debutto. Per ascoltare il primo disco lungo bisogna aspettare marzo del 1998, quando “Youth Is Wasted On The Young” conferma un sound che pesca a piene mani nella psichedelia degli anni Sessanta e nel garage rock di gente come The Sonics, 13th Floor Elevators e Billy Childish. Il disco sancisce l’inserimento nel sound dei Caesar dell’organo Farfisa (una scoperta di Jocke Åhlund), ottiene un buon riscontro presso il pubblico svedese e si guadagna pure una piccola distribuzione internazionale. Stessa cosa per il successivo “Cherry Kicks” (2000), anche se la schiera dei fan rimane sostanzialmente invariata. Per arrivare alla fama bisogna aspettare il terzo disco dei Caesar, “Love For The Streets” (2002). Il nuovo lavoro trasforma la band nel gruppo più famoso di Svezia, diventa disco d’oro e guadagna sul campo lo Swedish Grammy come album dell’anno. Non solo: contiene il singolo “Jerk It Out”, quello che l’anno successivo trascina le vendite della compilation “39 Minutes Of Bliss (In An Otherwise Meaningless World)”, il primo disco dei Caesar a ricevere una distribuzione internazionale degna di questo nome (Virgin in Europa, Astralwerks negli States). La botta di fama porta i Caesar a suonare in Europa, Stati Uniti e Giappone, un viaggio che li tiene occupati fino alla fine del 2003. Poi iPod sceglie “Jerk It Out” per farsi pubblicità e la fama cresce a livelli veramente grandi. Nel frattempo, sin dall’inverno del 2003 i Caesar stanno lavorando a un nuovo disco: dopo tentativi, ripensamenti e lunghe sedute in sala d’incisione, finalmente arriva “Paper Tigers” (aprile 2005). Il disco viene prodotto da Joakim Åhlund, chitarrista della band.
