NOFX

Talmente ironici da sconfinare nel sadico, trasgressivi da meritarsi la censura, senza un briciolo di pudore o rispetto per nessuno, neanche per i loro fans! I NOFX non sono facili da raccontare: snobbano la stampa, evitano le interviste, odiano i mass-media… e tutto questo per vendetta nei confronti del sistema mediatico, che per anni li ha ignorati o addirittura evitati! Ma per una band cosi’, in fondo, basta dire esattamente come stanno le cose: i NOFX sono la punk rock band di maggior successo degli ultimi 20 anni!I 
NOFX nascono a Los Angeles nel 1983, lo stesso anno in cui band come Testament, The Cult, White Lion e altri cominciano a muovere i primi passi. La scena punk rock losangelina è una delle  più fertili, ha, infatti, dato i natali a grandi gruppi come Bad Religion, Suicidal Tendencies, The Germs e Descendents. La formazione dei NOFX inizialmente vede allineati solo tre musicisti: Fat Mike (Mike Burkette) alla voce e al basso, Eric Melvin alla chitarra e Erik Sandin alla batteria. Quest’ultimo lascia la band due anni dopo, per essere rimpiazzato da Scott Sellers. Lo stesso anno i NOFX pubblicano due singoli per la Mystic. A seguire anche Sellers molla la band e al suo posto arriva Scott Aldahl, il quale dopo due settimane è – a sua volta – sostituito dal ritrovato Sandin. Nel 1986 arriva il vocalist Dave Allen, che però deve rinunciare in seguito a un incidente stradale. Nuovo arrivo è anche Dave Casillas, che si piazza alla seconda chitarra. Nel frattempo Fat Mike crea la propria etichetta discografica, la Fat Wreck Chords, con la quale pubblica nel 1987 l’EP “The P.M.R.C. Can Suck on This”. Casillas se ne va nel 1989 ed è rimpiazzato da Steve Kidwiller, il quale suona sul primo album “S&M; Airlines”, pubblicato da Epitaph Records, storica etichetta fondata da Brett Gurewitz dei Bad Religion. Con la Epitaph i NOFX rimarranno diversi anni. “Ribbed” (1990) e “Animal Liberation” (1991) sono i dischi che vedono Kidwiller ancora attivo. Nel ’91 lascia il gruppo e Aaron Abeyta gli succede come secondo chitarrista e trombettista, adottando il nickname di El Hefe.Gli Anni Novanta sono per i NOFX un continuo crescendo di popolarità e successo. In quel periodo, infatti, partecipano al Warped Tour e pubblicano diversi dischi di successo come “White Trash, Two Heebs and a Bean” (1992) e “Punk in Drublic” (1994). I lavori successivi (“Heavy Petting Zoo” – 1996, “So Long And Thanx For All The Shoes” – 1997, “Pump Up The Valuum” e “Bottles To The Ground” – 2000) non otterranno gli stessi consensi, ma sono comunque degni di nota. Interessante il loro EP intitolato “The Decline” uscito nel 1999: disco sperimentale che include una singola traccia di 18 minuti!Tra un EP e un singolo, nel 2002 i NOFX incidono uno split album con i Rancid per la BYO Records (“BYO Split Series, Vol. 3.”). Qui le due band eseguono ognuna i rispettivi brani dell’altra, per un totale di sei brani a testa.  Nel maggio del 2003 ,terminato il contratto con Epitaph, esce “The War On Errorism” per Fat Wreck Chords. Si tratta di un disco-concept che esprime forti critiche verso la politica guerrafondaia del Presidente George W. Bush. Contemporaneamente i NOFX, in occasione delle elezioni del 2004, lanciano Punk Voter, una organizzazione a carattere politico che coinvolge diverse punk band e che propone il voto presso i giovani americani. Nonostante la rielezione di Bush, l’organizzazione rimane attiva.Musicalmente parlando, i NOFX nel marzo del 2006 pubblicano l’album “Wolf in Wolves’ Clothing” e il live album “They’ve Actually gotten Worse Live!” nel 2007. Le loro ultime prove in studio sono “Coaster” del 2009 e “Cokie The Clown” del 2009. In quello stesso anno vede la luce il DVD “Backstage Pass” che raccoglie 8 degli episodi trasmessi dai canali TV Fuse (USA) e Musique Plus (Canada) e che documentano in una sorta di video-diario la vita di Fat Mike & C. on the road.

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