Una storia fatta di alti e bassi quella dei The Lillingtons, una storia che inizia nel lontano 1996 con un album pop punk autoprodotto, ‘Shit Out Of Luck’ con cui Kody Templeman (voce e chitarra), Cory Laurence (basso) e Tim O’Hara aka Timmy V (batteria) sfogano le proprie turbe sentimentali tipicamente adolescenziali. Difficile uscire da un contesto così privo di stimoli, eppure i The Lillingtons continuano il proprio percorso ispirandosi a gruppi come Ramones e Screeching Weasel finché pubblicano per la Lookout Records ‘Death By Television’, definito da Fat Mike dei NOFX “the best pop-punk album of all the time”; la band inizia ad acquisire fan e a farsi un nome nella scena underground e pubblica un terzo album nel 2001, ‘The Backchannel Broadcast’. A partire da quello stesso anno si alternano rotture e reunion durante le quali la band pubblica ‘The Too Late Show’ (2006) ma la continuità del progetto iniziato dieci anni prima è minata dai numerosi impegni che ogni membro del gruppo porta avanti per conto proprio. L’anno scorso, dieci anni esatti dall’ultima pubblicazione discografica, la band torna assieme nuovamente e dà alla luce ‘Stella Sapiente’ con Fat Wreck Chords. L’album incarna sia l’eredità musicale del gruppo sia, allo stesso tempo, una grande reinvenzione. Il disco è incentrato su temi come l’astrologia e l’occulto; i pezzi sono vignette che rappresentano misteri e cospirazioni che si uniscono perfettamente al pop punk che contraddistingue la band.